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  • Writer's pictureFabrizio Pressi

Ma quando un linfodrenante?


Un massaggio dolce che ha lo scopo di “aprire” le stazioni linfatiche per consentire il libero fluire della linfa: questo è il drenaggio linfatico.

La linfa è un fluido organico composto da una serie di elementi tra cui sali minerali, proteine, acqua, ossigeno; è fondamentale che scorra lungo i canali linfatici, in quanto deve contribuire al nutrimento delle cellule e permettere l’eliminazione delle sostanze di scarto.

Il linfodrenaggio non solo asseconda questo viaggio, smuovendo i liquidi presenti nel corpo, ma svolge anche un intervento di “idraulica”, cioè di sblocco dei canali ostruiti. Il sistema circolatorio linfatico è parallelo a quello sanguigno, la linfa fuoriesce dal sangue e scorre dalle aree periferiche fino alla stazione linfatica situata alla base del collo, detta terminus.

Nel corso del suo viaggio attraversa alcune barriere, i linfonodi, che agiscono come veri e propri filtri, dove le scorie e le sostanze nocive vengono metabolizzate dai linfociti (che costituiscono una vera e propria difesa dell’organismo, in quanto producono anticorpi), permettendole di tornare al sangue purificata.

Se il flusso della linfa subisce rallentamenti o interruzioni, le scorie raccolte si depositano negli spazi intercellulari, provocando veri e propri edemi.

Questo massaggio, con la sua azione di spinta, permette il riassorbimento della linfa che ha deviato dal suo percorso. Possiamo quindi definire il linfodrenaggio manuale come una tecnica di riabilitazione vascolare che agisce sul sistema linfatico.

È molto utile nel trattamento del linfedema, il gonfiore localizzato che colpisce prevalentemente gli arti e che può essere provocato da disordini della circolazione sanguigna e linfatica, da traumi e da infiammazioni. Con questo trattamento è possibile ottenere una considerevole riduzione del gonfiore derivante dal rallentamento della circolazione linfatica e sanguigna e una limitazione dei suoi effetti dannosi (senso di pesantezza agli arti, loro aumento di volume con conseguente limitazione dei movimenti, crampi e formicolii).

Tali effetti in genere vengono aggravati dallo stile di vita sedentario, dal sovrappeso, dal clima caldo-umido estivo, dall’uso di contraccettivi orali, di indumenti costrittivi, di calzature poco rispettose della nostra fisiologia.

Il linfodrenaggio è ottimo per tutti gli sportivi, è vero: è una tecnica lenta e spesso gli sportivi preferiscono un lavoro più intenso, Che si senta a livello muscolare ma il vostro corpo non vi ringrazierà mai abbastanza se, dopo un'attività fisica intensa lo potrete coccolare con un drenaggio linfatico. Addio DOMS (l'indolenzimento muscolare successivo all'attività).

Favorendo il drenaggio dei liquidi e l’eliminazione delle tossine che ristagnano nei tessuti, il linfodrenaggio stimola la microcircolazione sanguigna e linfatica: la pelle appare più luminosa e ringiovanita, il derma sottostante si rivela più compatto. L’effetto “buccia d’arancia” si attenua, il nostro corpo in generale appare più snello ed armonioso.

Il linfodrenaggio manuale è indicato anche in gravidanza per ridurre l’edema che inevitabilmente si forma a causa dell’insufficienza venosa e linfatica degli arti inferiori.

La sedentarietà è nemica della circolazione sanguigna e linfatica, e quindi responsabile di gonfiori e pesantezza.

La cellulite (che affligge circa l’80% delle donne italiane) secondo la maggior parte dei ricercatori costituisce una vera patologia, caratterizzata da una degenerazione del tessuto adiposo sottocutaneo e da un aumento delle cellule grasse, cui fa seguito l’alterazione delle pareti dei capillari. Questo determina un ristagno di liquidi che, intrappolati nel grasso sottocutaneo, danno origine alla tipica e antiestetica buccia d’arancia. Il termine scientifico usato per designare la cellulite è panniculopatia edemato-fibro-sclerotica. Nelle donne, i diversi cicli ormonali (ovulazione, gravidanza, pre-menopausa) determinano quasi inevitabilmente un diminuzione del ritorno venoso e quindi una cattiva ossigenazione dei tessuti. Si verifica anche una riduzione della circolazione linfatica (capace di ridurre il ristagno dei liquidi) e questo spiega perché il genere femminile sia più colpito dalla cellulite. In questi casi, può essere utile un ciclo di linfodrenaggio manuale, per favorire la circolazione e lo sgonfiamento delle aree trattate.

Cosa aspetti quindi?

Se pensi che anche uno di quelli elencati siano situazioni nelle quali potresti trovarti...presso lo Studio Naga - centro di studio e cultura del massaggio - potrei aiutarti.

A presto

Fabrizio


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