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  • Writer's pictureFabrizio Pressi

Ritenzione idrica e psiche


Torno a parlarvi del sistema linfatico ma questa volta vorrei soffermarmi sull'aspetto emotivo.

E' doveroso però prima fare un piccolo accenno sul sistema linfatico dal punto di vista anatomico, in modo tale da inquadrarne il funzionamento.

il sistema linfatico consente alla linfa di fluire nei tessuti corporei, drenando ogni angolo dell'organismo prima di riversarsi nelle vene toraciche.

Parallelo al sistema cardiocircolatorio, il sistema linfatico si oppone ad eccessivi accumuli di fluidi nei tessuti ed è considerato il baluardo di difesa del nostro organismo. Lungo le vie linfatiche esistono infatti degli organi, chiamati linfonodi, capaci di produrre i cosiddetti linfociti, una serie speciale di globuli bianchi deputata all'eliminazione dei microrganismi ostili. Quando l'organismo sta combattendo un'infezione i linfonodi accelerano la sintesi e la trasformazione di questi linfociti, aumentando così di volume e diventando apprezzabili e dolenti al tatto (da qui l'espressione "avere i linfonodi ingrossati").

Il sistema linfatico è costituito da un articolato sistema di vasi, molto simile a quello circolatorio venoso e arterioso. A differenza del sangue, la linfa non viene spinta dall'attività cardiaca, ma scorre nei vasi mossa dall'azione dei muscoli. Contraendosi e rilassandosi, questi tessuti funzionano come una vera e propria pompa.

Di colore trasparente, giallo paglierino o lattescente a seconda dei casi, la linfa contiene zuccheri, proteine, sali, lipidi, amminoacidi, ormoni, vitamine e globuli bianchi.

In psicosomatica, la ritenzione idrica, cioè il “trattenimento dei liquidi”, può avere un significato simbolico ed emotivo molto intenso.

E' la metafora del “trattenimento” delle emozioni.

I liquidi sono anche il simbolo delle emozioni, che infatti sono vissuti “liquidi”, perché cambiano, insorgono improvvisamente e destabilizzano un equilibrio.

Il trattenimento dei liquidi è quindi anche metafora dell’impegno nell’elaborazione delle emozioni intense, come il dolore, la paura, l’ansia, il rimpianto, tutte emozioni che sono tra le più difficili da elaborare.

Il rapporto tra "ritenzione idrica" e psicosomatica ha un fondamento scientifico.

Esiste nel corpo un “dialogo” tra estrogeni ed adipociti, cioè cellule adipose (dove si accumula l’adipe, cioè grasso). Gli estrogeni stimolano gli adipociti a riempirsi d’acqua e a ingrossarsi.

Il corpo femminile è mediamente più ricco di adipociti rispetto a quello maschile. Quindi mediamente tende a trattenere più liquidi rispetto al corpo maschile, che infatti è statisticamente meno affetto dalla cellulite e dalla ritenzione idrica.

Oltre che cellulite e ritenzione idrica, per indicare gli accumuli di grasso e di liquidi su glutei e cosce spesso si fa riferimento ai “cuscinetti adiposi”.

Dal punto di vista psicosomatico, i cuscinetti ai lati delle cosce possono funzionare come una barriera tra esterno e interno, sono un modo per proteggersi dal senso di vulnerabilità e di autosvalutazione.

Secondo alcune teorie, un po’ tutto il grasso corporeo è una barriera protettiva, che crea distanza tra sé e gli altri, che attutisce i colpi che vengono dall’esterno, che rassicura e fa sentire avvolti, come un involucro protettivo, un secondo utero.

“Trattenere” è un modo di elaborare le emozione, indicatore di un’intelligenza introversa e riflessiva. Vuol dire che anche in situazioni di difficoltà e di stress, il corpo sta facendo qualcosa per gestire quelle emozioni.

Il corpo potrebbe elaborarle in altri modi, ma intanto piuttosto che non elaborarle, usa tutte le sue risorse disponibili e questa è una forma di “intelligenza emotiva“.

Le "parole chiave" sono quindi:

-Conflitto -Rinuncia

-Trattenimento

Trattenere un'emozione, un impulso, la tendenza a fare una certa cosa, si manifestano attraverso cambi di durata e intensità del respiro e della frequenza cardiaca: essi sono a loro volta collegati con uno squilibrio del sistema di drenaggio del corpo.

Il secondo filone, connesso al primo, è il sistema endocrinologico e immunitario. Si è visto che l'ansia e lo stress causano l'aumento di produzione del cortisolo, definito l'ormone dello stress; il cortisolo, oltre ad abbassare le difese immunitarie nell'organismo, aumenta la ritenzione idrica nel corpo.

Inoltre lo stress psicologico e fisico causa infiammazioni ai vasi sanguigni e rallenta la circolazione.

La ritenzione idrica infatti, oltre ad essere vissuta come inestetismo, rimane sul corpo come il sintomo di una vita vissuta a volte in maniera insoddisfacente.


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